Terapia CranioSacrale (CST) come sviluppata dal Dr. John E. Upledger

Con poche parole possiamo dire che la terapia Craniosacrale (CST) è un metodo semplice per fare un lavoro profondo di normalizzazione del sistema craniosacrale per permettere al corpo di auto correggersi e e ristabilire funzione ed interconnessione con tutti i sistemi corporei.

 

Ma …..esattamente cosa significa?

Come la tecnica CST funziona realmente?

E’ una pratica di medicina alternativa?

Cosa aspettarsi da una sessione basata su questa tecnica?

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Posso immaginarvi mentre vi sorgono questi e altri interrogativi, perchè prima di diventare una paziente di CST ed una facilitatrice successivamente, io stessa mi ponevo queste domande, quindi seguitemi attraverso questi 3 passaggi che hanno condotto me verso questa potente disciplina.

  1. Origine del metodo: un po’ di storia
  2. Anatomia&Fisiologia del sistema craniosacrale
  3. Esperienze ed evidenze

1. Origine del metodo: un po’ di storia

 

La fondazione di una scuola di osteopatia da parte di Andrew Taylor Still nel 1892, ha segnato un passo fondamentale nello sviluppo delle moderne terapie manuali. Egli stabilì i principi base che originano l’osteopatia:

  1. Struttura e funzione sono reciprocamente interconnesse
  2. Il corpo funziona come un’unità sia in salute che in malattia
  3. Il corpo è un meccanismo in grado di auto curarsi

Nel 1948, il dottor William Sutherland ebbe un’intuizione che allargò la prospettiva sulla osteopatia craniale, disciplina da lui creata e destinata a originare i tre rami della terapia craniosacrale di oggi: Upledger, Biodinamica e Visionaria. Anni prima aveva osservato che la forma smussata delle suture intracraniche sembra disegnata affinche le ossa del cranio possano muoversi.

“Egli teneva le sue mani su di un paziente, distanti quanto basta per non essere di impedimento…Improvvisamente osservò una forza nel corpo che stava eseguendo correzioni senza che egli applicasse alcuna forza al sistema. Cominciò a scrivere circa la necessità di rispettare con le nostre mani (ndt: di terapisti) questo potere di auto-correzione.” 1

Il rispetto reverenziale per il potere del corpo umano è alla base di tutti i modelli di Terapia Craniosacrale (CST).

Il viaggio di Upledger cominciò con il suo momento “eureka” nel 1971, mentre assiteva come aiuto chirurgo ad un intervento neurochirugico. ” I chirurghi stavano aprendo la spina del paziente per rimuovere una placca calcificata dal tubo durale—- il compito di Upledger era di mantenere la dura ferma, ma non riusciva ad evitare che questa pulsasse dentro e fuori dall’incisione e nessuno intorno al tavolo operatorio riusciva a spiegarsi cosa stesse accadendo.” 2 2.

Incuriosito, Upldger decise di risolvere il mistero. Nel suo percorso si imbattè nelle teorie di Sutherland and studiò per diventare un osteopata craniale. Successivamente nel 1975 ricevette un finanziamento da parte dell’Università del Michigan, che avrebeb segnato un punto di svolta nell’evoluzione del lavoro sul cranio. “Egli raccolse 22 ricercatori e scienziati con il compito di verificare le terie di Sutherland… La conclusione di studi approfonditi fu che le suture craniche non sono saldate tra loro come si pensava. Infine questi studi dimostrarono scientificamente la fondatezza delle teorie di Sutherland sul movimento delle ossa craniche.”

  1. 1. Michael Shea, PhD, autore di Biodynamic Craniosacral Therapy
  2. Don Ash, PT, autore di The CST Handbook.

2. Anatomia&Fisiologia del sistema craniosacrale

Il Sistema Craniosacrale o Meccanismo Craniosacrale come viene anche chiamato, è la funzionalità più importante del corpo umano. Infatti, contiene l’elemento pù nobile dell’essere umano, il Liquido Cerebrospinale (CSF) o liquor. Il Sistema craniosacrale è composto dal cranio, il sacro, la spina e dal Liquido cerebrospinale stesso.

Il CSF è prodotto nel plesso coroidale del cervello ed la forza vitale, il sistema idraulico, la fonte energetica del corpo. Se non ci fosse questo meccanica fluida, la vita umana non sarebbe possibile.

Il meccanismo fu scoperto dal Dr. William Sutherland che lo chiamò Meccanismo Respiratorio Primario.

I facilitatori craniosacrali qualificati sono addestrati a percepire ed influenzare con le loro mani questo importante meccanismo.

Il Meccanismo Respiratorio Primario consta di cinque componenti fondamentali:

  • Il movimento inerente del cervello e del midollo spinale
  • La fluttuazione del CSF che idrata e nutre il cervello ed il midollo spinale
  • Le tensioni variabili del rivestimento membranoso/dura mater che avvolge il cervello ed il midollo. Questa struttura membranosa si comporta come un’unità e prende il nome di Membrana di tensione reciproca
  • Il movimento inerente delle ossa del cranio
  • Il movimento involontario del sacro e del coggice tra le ossa iliache

Il liquido CSF agisce come fluido lubrificante del Meccanismo Respiratorio Primario ed è responsabile del mantenimento delle funzioni corporali.. Si esprime nel funzionamento di ciascuna cellula, influenzando tutte le funzioni vitali.

Tutto l’organismo infatti è coinvolto in questa respirazione primaria. Si osservano un riempimento ed una espansione nella fase inalatoria, l’opposto durante l’esalazione. Nella CST chiamiamo queste due fasi di movimento del corpo intero, flessione ed estensione.

La seconda immagine mostra come anche gli arti sono coinvolti in un movimento ritmico di estro ed intro flessione.

E’ molto semplice, ma quando si percepisce, si “ascolta”, questo ritmo delicato e sottile le persone sperimentano maggior benessere e minor dolore.

Un arto o qualsiasi parte del corpo che abbia restrizioni al movimento ritmico primario, indica la presenza di forze limitanti nel sistema.

Durante il trattamento craniosacrale si osservano continuamente la qualità assenza e restrizione al movimento e quando si percepisce un cambiamento è un buon segnale di rilascio.

Perché scegliere il metodo Upledger in vece che altri?

 

Ho optato per il metodo dell’Istituto Upledger per 3 principali motivi:

1) in primis il Dr John Upledger come nessun altro ha dedicato tutta la sua vita e la sua carriera a scoprire il “mistero” e le applicazioni terapeutiche del sistema craniosacrale. Ha sempre operato mantenendo il massimo rigore scientifico, applicando le sue scoperte in decenni di pratica clinica e mantenendo lo spirito di “so non di saper” come un vero scienziato. Egli ha sviluppato un modello idraulico del sistema craniosacrale che a tutt’oggi l’unico di riferimento.

2) man mano che procedeva nelle sue scoperte e che otteneva sorprendenti risultati clinici, Upledger ha trasmesso i suoi metodi ai parenti dei suoi pazienti e a professionisti non sanitari, convinto com’era che non è il terapista a curare, ma il corpo stesso e che quindi, chiunque con una adeguata formazione ed un’intenzione compassionevole, può facilitare l’intelligenza del corpo.
A tutt’oggi l’Istituto da lui fondato, continua ad offrire a livello internazionale formazione e tutoraggio di altissimo livello.

Mi sento orgoglioso e fiducioso di far parte di questa istituzione e di dare continuità all’incredibile lavoro del dottor Upledger

3. Esperienza ed evidenza

 

La CST è ancora considerata una pseudoscienza, a parte alcune pubblicazioni, si basa soprattutto su una vastissima reportistica aneddotica. Perciò mi limiterò a citare alcune fonti e interessanti letture per approfondire voi stessi personalmente.

Tuttavia essendo stata così efficace per me lungo il mio percorso di benessere, desidero condividere qui la mia esperienza.

La prima volta che ho ricevuto una sessione di CSt con un facilitatore Upledger soffrivo di dolore cronico lombare e addominale con Sindrome dell’intestino irritabile, derivati da vari interventi chirurgici e da un cattivo stile di vita. Il mio addome era pieno di aderenze, gonfio e dolente.

Ricevevo regolarmente trattamenti ospeopatici ma le manipolazioni vigorose sembravano peggiorare la situazione: trovavo miglioramento lì per lì, ma dopo poco tempo pesantezza, tensione e sensazione di blocco ritornavano inesorabili. L’attività fisica raccomandata non mi conduceva a nessun risultato. Al contrario, i miei psoas e la mia schiena erano ancor più dolenti, con la conseguenza di farmi muovere scorrettamente e con sofferenza. Ovviamente, questa annosa condizione mi provocava una lieve depressione.

Ancora oggi mi sembra incredibile che dopo solo 3 sedute di CST tutto il mio intero sistema è stato sbloccato; già nella prima sessione potevo fisicamente avvertire in quali punti si concentrava la tensione che originava rigidità e dolore. Il Dr. Upledger li definì cisti di energia, ovvero punti nei quali il corpo immagazzina e confina i traumi quando non vengono dissipati.

La cosa strana era che quei punti non corrispondevano anatomicamente al mio addome, per cui terminai la prima sessione estremamente scettica. Il “miracolo” del rilascio somatoemozionale comincio durante la seconda sessione di trattamento quando l’esperto terapista mi guidò a contattare quelle cisti e a ricordare la loro origine. Cominciò così il lavoro di dialogo terapeutico che mi condusse a visualizzare la mia cavità addominale come un ammasso di vecchie e malconce sartie, indurite dal sale e dal sole e abbandonate sul molo di un porto. Il tocco gentile del terapista ha liberato sia la tensione dei tesuti che la narrativa del mio dolore. Nel corso della terza seduta ho districato e liberato quelle sartie, capito che esse rappresentavano la mia memoria energetica delle manipolazioni chirurgiche e che avevo portato dentro di me per quasi quarant’anni.

A partire da quel momento ho cominciato a sentirmi meglio, a muovermi in maniera efficiente e a nutrirmi correttamente, in altre parole a guarire dall’emozione irrisolta di essere stata una sfortunata quindicenne sottoposta a laparotomia di urgenza e che si sentiva in colpa per aver causato un incidente e che non avrebbe mai più potuto essere sana.

La mia esperienza con la CST è stata così liberatoria e trasformativa che decisi che volevo capire cosa fosse successo studiando questa tecnica così efficace.

Così sono diventata io stessa una terapista, grazie al metodo semplice, ma rigorosamente ripetibile dell’Istituto Upledger ho potuto aiutare molte persone.

Ecco alcuni esempi: V.P. giovane donna ansiosa e rigida, arrabbiata e bloccata nell’espressione, che alla fine della sessione ha potuto urlare il suo dolore ( tornando a casa dovette accostare l’auto per urlare); A.A: uomo quarantenne che dopo un’unica seduta, per tre settimane consecutive dormì senza interruzioni dopo anni di continui risvegli notturni; F.R. una signora in cura dal dentista costretta ad assumere forti antidolorifici per sopprimere il dolore locale e le intense emicranie: anche lei dopo una sola sessione, fra l’altro svoltasi in spiaggia, smise di sentire dolore e di prendere farmaci per tutto il corso della terapia odontoiatrica.
Attualmente tratto anche me stessa con la CST e, in abbinamento ad altre tecniche, rappresenta un forte supporto al mio benessere.

Ogni volta che tratto una persona con la CST ho sempre l’impressione di accarezzare la loro anima, la coscienza più profonda, la memoria più remota, l’esperienza più sottile. In quella carezza io semplicemente metto la mia più pura intenzione di facilitare l’incontro con il suo sè interiore e la certezza che la saggezza del corpo inizierà la guarigione.

Tutto ciò è scienza? Onestamente non so rispondere, piuttosto direi che è vita, in ogni caso funziona, mi fa sentire bene ed auspico che farà altrettanto con voi.
Suggerisco di scoprire di più con la lettura dei testi del Dr Upledger stesso; iniziate con CranioSacral Therapy – Touchstone for Natural Healing – John E. Upledger ed approfondite con Your Inner Physician and You – John E. Upledger.

Cosa aspettarsi da una sessione di terapia craniosacrale (CST)?

Una sessione di CST è simile ad una terapia manuale anche se il ricevente resta completamente vestito.

La sessione inizia con una consulenza con il terapista per identificare le aree problematiche.

Una base musicale soft ed un’illuminazione fioca sono di solito impiegate al fine di aumentare il rilassamento.

Il terapista applica tecniche di pressione gentile per individuare possibili restrizioni e discontinuità nel sistema fasciale. I tocchi leggeri ed il rilascio fasciale aiutano organi e muscoli a rilasciare gli stress con conseguente miglioramento funzionale.

I benefici più spesso riportati sono profondo rilassamento, connessione e consapevolezza interiore,

La risposta individuale è estremamente soggettiva ma, fin dalla prima sessione, emergono forti segnali di guarigione sottoforma di risposta somatica e neurologica alla dolce stimolazione del sistema craniosacrale.

Benefici ed avvertimenti

La tecnica craniosacrale è una terapia per tutto il corpo, ha un impatto molto ampio sulla salute umana. Il terapeuta che lavora con la terapia craniosacrale deve usare un tocco molto delicato, ma è richiesta anche un’ottima conoscenza dell’anatomia umana. La tecnica è efficace in caso di disfunzioni a livello craniale e pelvico, disturbi della vista e dell’udito, iperattività e insuffiente concentrazione, stress cronico e in soggetti con problemi odontoiatrici. Come qualsiasi tecnica, anche la CST ha alcune controindicazioni fra cui emorragia intracranica, aneurisma cerebrale, frutture del cranio e ernie midollari. La CST si presta bene ad essere coniugata con altre tecniche.

In quali condizioni la terapia craniosacrale (CST) può aiutare?

– Dolore cronico

– Fibromialgia
-Emicrania

– Sindrome dolorosa regionale complessa

– Aderenze fasciali

-Sclerosi multipla

-Nevralgia

– Malattie neurodegenerative

– Sindrome dell’articolazione temporo-mandibolare

-Infarto

– Sindrome post-commozione cerebrale

– Disturbi del linguaggio

-Epilessia

La terapia craniosacrale (CST) è adatta a tutti?

Essendo una tecnica non invasiva e delicata la CST è solitamente sicura in quasi tutte le condizioni, tuttavia dovrebbe essere evitata in caso di:

– Commozione cerebrale recente.

– Gonfiore cerebrale.

– Difetti strutturali del cervelletto come la malformazione di Arnold-Chiari.

– Aneurisma cerebrale.

– Trauma cranico.

– Coaguli di sangue.

– Qualsiasi disturbo che causi instabilità della pressione, del flusso o dell’accumulo di fluidi cerebrali.

MASSAGGIO SONORO RILASSANTE CON ( MA NON SOLO) CAMPANE TIBETANE

Presso l’Universita mcGill di Montreal, sono in corso studi su come la musica può modificare la biochimica del nostro corpo. E’ stato dimostrato che lìascolto della musica influenza lo stato di salute fisico. In breve, sono stati misurati cambiamenti significativi di molti parametri fisiologici come il ritmo cardiaco e la pressione arteriosa in corrispondenza ad un aumento delle onde cerebrali alfa.

Alcuni biologi molecolari che studiano questi effetti stanno davvero costruendo un ponte tra scienza e spiritualità.
Già sappiamo che le antiche filosofie e religioni hanno sempre impiegato il suono come mezzo per l’elevazione spirituale e per la guarigione. ì: basti pensare ai mantras, ai canti grgoriani o a strumenti come le campane tibetane.

“Dalla notte dei tempi, la musica ha accompagnato l’evoluzione umana.
Dalla comunicazione cellulare ai suoni emessi dai corpi
stellari, le vibrazioni dinamiche del suono rappresentano un linguaggio universale che unisce Scienza, Arte e Spiritualità.”

Emiliano Toso – Ricercatore in biologia molecolare e musicista italiano, inventore della Musica traslazionale™

MASSAGGIO SONORO RILASSANTE CON ( MA NON SOLO) CAMPANE TIBETANE

Con il massaggio sonoro armonico di Manuel, Holistic Point porta l’effetto olistico dei suoni al corpo ed oltre: quando il suono fluisce attraverso il tuo corpo si ha unìazione vibratoria che causa sia una riorganizzazione a livello molecolare che un’elevazione della coscienza.
Durante la sessione vengono usate le classiche campane tibetane, ma anche altri strumenti come i diapason e la voce. Il suono ha una determinata frequenza che il corpo riconosce e che l’operatore intercetta adattando la pratica per creare una “terapia del suono” personalizzata.
Gli strumenti musicali sono impiegati come mezzi di trasformazione e connessione con gli elementi naturali sia fisici che spirituali.
Il suono, le armoniche e le vibrazioni emesse creano atmosfere magiche, ideali per rilassamneto e meditazione, con una risposta benefica e profonda.

CURIOSITA’: Fin dall’antichità, il suono è stato usato ai fini terapeutici; un esempio è l’originale ideogramma cinese per il termine “medicina”, derivato direttamente da quello della parola “musica”

Musica – Medicinea

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